La sperimentazione 4+2 nel connubio scuola-Its costituisce senza dubbio la novità più interessante nel percorso di formazione professionalizzante degli studenti post-diploma. La filiera dell’ITS turismo ha promosso un approfondimento durante l’ultima giornata di Before, il salone degli Istituti tecnologici superiori. Un percorso che non può prescindere dall’avanzamento tecnologico sempre più incalzante e sul quale converrebbe fare una riflessione anche nel mondo della scuola, sottolinea Pina Antonacci presidente dell’Its Turismo: «Percorsi che sarebbero da declinare alle competenze dello sviluppo della persona. E’ il sistema che si deve adeguare, la scuola come sistema non ha la velocità di andare al passo dell’innovazione tecnologica».
Un pensiero condiviso dal docente universitario Fabio Viola, esperto e di videogame, curatore del Museo del cinema di Torino e del “Lucca comics & games”: «Anch’io pur lavorando con le tecnologie faccio fatica a volte a star loro dietro. Non è un problema d alcuni: oggi all’università si utilizzano linguaggi di 15 anni fa. Ma l mondo sta cambiando molto in fretta e qualcosa ritorna: io da ex studente al liceo classico, specializzato in Archeologia credevo di esser fuori causa nel mondo dell’informazione Technology e invece un certo mondo antico sta tornando sotto forme diverse: da qui a pochi anni non scriveremo più una singola lingua in codice con l’intelligenza artificiale il risultato dipenderà dalla qualità del nostro lessico. Chi vorrà utilizzare questi strumenti alla perfezione dovrà far ricorso al greco e al latino. Orpelli del passato che ritorneranno terribilmente in uso, il problema sarà come sviluppare le attività interattive».
Il fattore umano preponderante anche nel pieno dell’avanzata delle tecnologie digitali. Anna Cammalleri, Consigliera del Presidente della regione Puglia per le politiche integrate formazione occupazione e cittadinanza attiva, riferisce le parole dell’armatore Grimaldi in procinto di studiare il profilo della prossima nave: «”Ho bisogno del pensiero creativo che l’IA non possiede”. I docenti – dice Cammalleri – oggi vivono due questioni: il salto generazionale è velocissimo, un padre se ne accorge prestando attenzione a ciò che fanno i figli». E sollecita a sviluppare il sapere della conoscenza: «Il sapere non è chiedersi “com’è”, ma porsi i “perchè”».
Il workshop è stato un momento di riflessione sul percorso di formazione dei formatori intrapreso nella filiera che fa riferimento all’area tecnologica del turismo e dell’industria culturale e creativa. Il percorso ha come obiettivo la condivisione di un modello di curricolo integrato partendo dalle reti costituitosi intorno alle Scuole e dalle scelte che l’autonomia scolastica e la flessibilità ha permesso per creare continuità didattica ed educativa nella filiera di sperimentazione del 4+2.