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Manifattura digitale: il sogno di futuro dei giovani in Puglia

La Puglia è una grande piattaforma di industrie e di ingegno nella meccanica, una competenza sviluppatasi lungo una filiera cresciuta nell’arco di oltre cinquant’anni grazie alla presenza di aziende storiche nel tessuto industriale barese come Pignone e Nuovo Pignone. Ieri in una nell’affollata sala Wanda Gorjux di “Before”, gli studenti pugliesi hanno preso atto di come il mondo del lavoro in questo settore abbia subito un’accelerazione e insieme un’emancipazione che ha fatto dire a qualcuno (Maurizio Primiceri presidente Sezione Meccanica Confindustria Bari – BAT – come “le fabbriche di una volta siano diventati luoghi asettici come ospedali e gli operai con la tuta blu di una volta sono oggi tecnici altamente specializzati”.
“La distanza percepita tra mondo dell’industria e ciò che l’industria effettivamente sviluppa ci consente oggi di porre l’accento sull’innovazione intercorsa nel settore. Vogliamo superare i pregiudizi. La meccatronica – ha detto Daniela Vinci, vicepresidente di Federmeccanica e responsabile della componentistica per auto e test – è materia multidiscipilanre che unisce meccanica, elettronica, informatica.  Oggi si pone davanti a questo sviluppo un panel incredibile di nuove tecnologie, dal sistema IoT della realtà aumentata, all’intelligenza artificiale. Il fascino della meccatronica ne rappresenta la sintesi più lampante”.

“La Puglia è un grande bacino di industrie della meccatronica che continuano a investire su questo processo di sviluppo – afferma Gabriele Valerio presidente Its regione Puglia – l’Its Cuccovillo è un eccellenza riconosciuta in tutta Italia, i corsi degli Its Cuccovillo si svolgono per almeno il 40% all’interno. I docenti che fanno lezione negli Its sono manager d’impresa. Una volta investito sulla risorsa umana, l’imprenditore assume i propri giovani che ha contribuito a formare”.

 All’incntro è intervenuto anche Stefano Franchi, direttore generale Federmeccanica, che ha parlato a cuore aperto ai ragazzi: “La cosa importante è che si aprano gli occhi sulle nostre fabbriche e che si apra anche la mente. Purtroppo il sogno di un impiego pubblico resta in cima alla classifica delle preferenze, ma oggi c’è qualcosa d’altro. Anche lavorare da casa è un’altra aspirazione. Noi proponiamo qualcosa di diverso e di più creativo. In tutte le cose ci vuole equilibrio, è l’esortazione per i nostri ragazzi”. 

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